Si parla molto in questi giorni del carcere di Sollicciano. Si punta l’attenzione soprattutto sullo stato di forte degrado strutturale, invocando interventi edilizi. Invece, i problemi principali del carcere, e di Sollicciano in particolare, sono soprattutto altri. Sono gli stessi modelli di carcerazione che andrebbero ripensati, nel rispetto delle leggi in vigore nel nostro ordinamento.
Per queste ragioni, un gruppo di cittadine e cittadini di Firenze, a titolo personale, propone di aprire un vero dibattito sul carcere di Sollicciano e sul suo rapporto con la città, per definire concreti progetti di risanamento dell’istituto e aprire una nuova stagione di inclusione sociale e di superamento dei canoni tradizionali, e fallimentari, dell’esecuzione di pena. Realizzare a Firenze un vero Giardino degli Incontri aperto al confronto, uno spazio politico per discutere tutti insieme – cittadinanza e istituzioni, operatori del settore e dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, detenuti e polizia penitenziaria – sbloccando lo stallo che si produce ogni volta che si tocca l’argomento dell’esecuzione di pena.
L’appello, di cui trovate il testo qui sotto, è promosso da: Massimo Lensi, Dmitrij Palagi, Grazia Galli, Emanuele Baciocchi, Sandra Gesualdi, Antonio Iocca, Antonella Bundu, Donella Verdi, Sergio Staino, Tomaso Montanari, Simona Maggiorelli, Maria Milani, Valentina Adduci, Serena Pillozzi, Maurizio Brotini, Roberto Di Loreto, Laura Grandi, Francesca Rampinelli, Francesco Torrigiani, Maurizio Storai, Fulvia Fanzone, Cristiano Imperiali
Il documento è il primo passo di una mobilitazione intorno all’istituto di pena della nostra città ed è aperto all’adesione di singole persone e realtà associative. L’Associazione Progetto Firenze, che, com’è sua tradizione, svolge un ruolo di servizio sui temi delle trasformazioni urbane, mette a disposizione il proprio sito per raccogliere le adesioni.
È possibile aderire compliando il form qui sotto a (NOTA BENE: È NECESSARIO dare il consenso alla politica sulla riservatezza dei dati), oppure inviando i vostri dati e la vostra adesione a dilloaprogettofirenze@gmail.com)