Muoversi a Firenze non è facile per chi abbia qualche disabilità. A segnalarlo sono le stesse pagine web dell’amministrazione, e i racconti di chi ne ha fatto esperienza diretta. Per migliorare la situazione qualcosa è stato fatto negli ultimi anni, ma molto resta da fare. Tra queste la più urgente è una campagna seria e prolungata per ripristinare l’agibilità di marciapiedi, scivoli, e pedane, perennemente sequestrata da bici, scooter e auto parcheggiati male, o dove proprio non si dovrebbe. Quante volte capita di farlo autoassolvendosi perchè “mi fermo solo un minutino”?
Somma di minutini = diritti sottratti.
A Firenze la mobilità quotidiana di un disabile, di chi conduce un bimbo in carrozzina, o di chiunque non abbia l’agilità di un atletico ventenne è ostacolata da decine e decine di questi minutini, che sommandosi fanno ore, fatica, diritti calpestati. Nella galleria di foto che seguono sono immortalate alcune delle tante situazioni riscontrabili in strada. Paradossalmente, anche il commendevole tentativo di promuovere l’uso della bicicletta con il bike sharing ha aggravato la situazione. Complice un servizio organizzato per servire i turisti escludendo le periferie come Brozzi e Peretola, le bici arancioni sono diventate un arredo urbano di strade e marciapiedi del centro, non di rado sottraendone l’agibilità.