DUE PROPOSTE CONCRETE CONTRO L’OVERTOURISM – LA NOSTRA LETTERA ALLA DIRETTRICE DELLA NAZIONE FIRENZE

DUE PROPOSTE CONCRETE CONTRO L’OVERTOURISM – LA NOSTRA LETTERA ALLA DIRETTRICE DELLA NAZIONE FIRENZE

Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale del contributo che abbiamo inviato in data 9 dicembre alla Nazione Firenze, nell’ambito del dibattito sugli eccessi dell’industria turistica e il futuro della città, e pubblicato l’11 dicembre all’interno dell’articolo di Emanuela Baldi, di cui riportiamo uno “strappo” qui sotto.

“Gentile Direttrice,

grazie per aver aperto le pagine de La Nazione Firenze al dibattito sul modello di sviluppo che l’industria del turismo di massa sta affermando nella nostra città. Un confronto, che ci sta molto a cuore, al quale vorremmo contribuire sottoponendo due proposte, che abbiamo recentemente elaborato in concerto con il Sunia e la CGIL Toscana* e che potrebbero essere rapidamente attuate a beneficio di tutti:

– Promuovere e coordinare adeguamenti dell’assetto normativo tra legislazione regionale e strumenti urbanistici comunali al fine di arrivare a una distinzione univoca tra residenza abitativa permanente e altre forme di residenzialità temporanea (case vacanze, b&b, locazioni brevi, studentati ecc.), rendendo obbligatorio il cambio di destinazione d’uso per le locazioni turistiche.

– Creare una piattaforma pubblica per la promozione a titolo non oneroso di tutte le attività di locazione e ricezione turistica presenti nel territorio comunale e metropolitano, da collegare tramite mappa geo-referenziata ai portali pubblici, al fine di: a) sostenere le attività locali svincolandole dalla schiacciante dipendenza dalle piattaforme private; b) promuovere la trasparenza nel settore, incentivando l’emersione dal nero e la cooperazione pubblico privato per l’adeguamento di servizi e il mantenimento di un rapporto equilibrato tra residenza abitativa stabile e temporanea.”

Cordiali saluti,

Grazia Galli e Massimo Lensi (Associazione Progetto Firenze)

* Le due proposte riportate nella lettera sono state elaborate con Sunia e CGIL e inserite come punti 1 e 2 nel “decalogo” di proposte presentate nel corso del convegno “Le città del lavoro nelle città del turismo”