E basta! Anche oggi spunta l’editoriale banalotto con il quale si va a punteggiare la trita e stra-ripetuta narrazione cittadina. Firenze sarà grande solo quando farà scelte coraggiose. E poi l’altro canone: Firenze deve ripartire dai giovani e i soliti encomi a chi di dovere. Infine, l’immancabile richiamo all’aeroporto che fa bene a tutti. Basta. Non se ne può più.
Il nuovo aeroporto, per fortuna, non si farà, i giovani ripartono da se stessi e le scelte “coraggiose” sono più dannose della grandine.
Firenze è una città provincialotta, che sopravvive sui fasti del passato in un permanente Carnevale turistico pseudo-rinascimentale. Il tempo è fermo. Non scorre. Botticelli riassume fedelmente il brand della contemporaneità. Pensate alle sagre di città e alla promozione dei prodotti locali che è meglio. A Dubai come a Pechino o New York, e anche a Monculi di sopra. Di più non si può e non si vuole fare.
Ci sarebbero, è vero, altri problemini sullo sfondo dei piani urbanistici in arrivo, ma meglio far finta di nulla.
Che il pisello del David, censurato a Dubai, ci illumini la strada.
Massimo Lensi