Grazie ai Consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune, che hanno immediatamente raccolto la nostra segnalazione presentando un’interrogazione urgente, l’Ammministrazione Comunale ha risposto in merito e prontamente. Di questo possiamo essere soddisfatti, ne prendiamo atto e ringraziamo.
La risposta però non ci convince affatto.
Non solo se ne evince che l’Amministrazione è consapevole di aver scelto uno strumento inadatto a fornire un’affidabile rappresentazione dell’opinione della cittadinanza, ma, trincerandosi dietro “precisazioni tecniche” evita di confrontarsi sul reale contributo partecipativo che intende attribuire a esso.
Si precisa che la piattaforma utilizzata consente di registrare l’indirizzo IP e quindi di eliminare i duplicati ex post, ma non si spiega agli utenti chiamati a compilare i questionari come si intenda procedere con quelli che nel tempo giungono da uno stesso IP (perché compilati da persone che abitano nella stessa casa, o lavorano nella stessa azienda) o dal medesimo device (perché magari in famiglia ce n’è uno solo).
Di questi solo il primo verrà preso in esame mentre i successivi saranno considerati duplicati e automaticamente scartati, rendendo vano lo sforzo partecipativo di tanti cittadini?
Inoltre, si è preceduto a verificare se l’accuratezza della geolocalizzazione degli indirizzi IP è sufficiente a distinguere i questionari proviene realmente da persone che risiedono o lavorano a Firenze?
Francamente, queste risposte ci sembrerebbero dovute, perché la partecipazione è una cosa che richiede serietà e trattarla diversamente non fa bene né alla città né a chi è chiamato ad amministrarla.