FIRENZE DIVENTA MUSLIM FRIENDLY. SOLO CON I TURISTI?

FIRENZE DIVENTA MUSLIM FRIENDLY. SOLO CON I TURISTI?

In copertina il locale in Piazza dei Ciompi ora in uso come moschea. Foto © Massimo Lensi.

A oggi sono quindici gli alberghi a 4 o 5 stelle che hanno aderito al progetto di diventare “muslim friendly”. Un progetto della Federalberghi di Firenze, che va incontro alla crescente ondata turistica in arrivo dai paesi di religione islamica: Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Iran, Iraq, Kuwait, Oman, Qatar, Siria, Bahrein, Giordania e Yemen. Secondo i centri di studi turistici sono circa 30 mila le presenze turistiche a Firenze arrivate da questi Paesi. Turismo ricco e non mordi & fuggi, interessato a trovare sistemazioni alberghiere rispettose della propria religione. E allora ecco che Firenze predispone alberghi in grado di offrire carne “halal”, conforme alle regole dell’Islam, o camere con tappeti e frecce per indicare la città religiosa de La Mecca.

Dove può la legge della domanda e dell’offerta.

Fin qui nulla di male, offrire, insieme all’accoglienza turistica, il dovuto rispetto per tutte le confessioni religiose è un segno di civiltà. Un po’ di malizia indurrebbe a pensare che tanta prontezza abbia a che fare con il portafoglio del cliente più che con il rispetto dei diritti. Del resto, l’anima del commercio è la legge della domanda e dell’offerta. Una regola che non lascia scampo a nessuna alternativa: soddisfare o perdere il cliente. E un turista saudita si stima possa arrivare a sborsare dai 10 ai 100 mila euro per viaggi e vacanze.

E dove si ferma la politica che non ha coraggio.

L’aspetto singolare di questa storia è che avviene a Firenze, città che, nel suo insieme, da anni non riesce a dare un’adeguata risposta alla legittima richiesta della comunità islamica residente di costruire una propria moschea. La comunità islamica, che è ben inserita e parte integrante della città, si farebbe naturalmente carico di ogni spesa per l’esecuzione del progetto. Eppure niente da fare, sembra impossibile trovare una soluzione. Progetti e localizzazioni di varia natura si sono succeduti negli anni, rimandando la soluzione ad libitum nel tempo, elezione dopo elezione. La costruzione della nuova moschea, infatti, è uno dei temi più divisivi del dibattito cittadino ed è talmente caldo da dover essere accantonato a ogni campagna elettorale.

Progettare Firenze.

La Firenze che vogliamo, però, non può dimenticare o, ancor peggio, ignorare questi nuovi residenti arrivati nel tempo e insediatisi in quella che sulla carta si vorrebbe fosse la città più aperta al mondo. Bando agli indugi: si dia dunque spazio a una moschea nel territorio comunale di Firenze.