Ieri sera, su Rai Tre, è andato in onda un servizio di Presa Diretta, registrato a maggio, sulla crisi del turismo a Firenze. Un bel servizio, che ha messo in evidenza come l’industria turistica sia alla base del motore economico della città. Una realtà studiata e analizzata, da noi di Progetto Firenze, da numerose angolature: residenza, lavoratori, emergenza casa, servizi, infrastrutture, modelli di sviluppo, eccetera. Per chi non lo sapesse, PF è un’associazione di residenti, e il nostro punto di vista privilegiato è quello di chi a Firenze, specialmente nel suo centro storico, vive e lavora. La segretaria di PF, Grazia Galli, è stata ascoltata per il servizio, per far conoscere il contributo critico della nostra piccola associazione.
Una lunga intervista durata tutta la mattina e di cui sono apparsi nel servizio, sì e no, venti secondi. Grazia ha cercato di illustrare al giornalista di Presa Diretta soltanto un semplice ragionamento: a Firenze ci ritroviamo in braghe di tela perché abbiamo puntato tutto sull’industria turistica. E ora siamo in ginocchio. In quei venti secondi è sopravvissuta l’ultima parte: “siamo in ginocchio”.
Vero, ma riproduce solo parzialmente un concetto altrettanto semplice: in futuro si dovrebbe cambiare strada. La pandemia durerà ancora a lungo e i turisti non torneranno ai numeri del 2019.
In quegli stessi giorni di maggio, venne lanciato un appello per Firenze Popolare. Ecco, per noi quell’appello rimane ancora valido. E da lì si dovrebbe ripartire.
Ringraziamo Presa Diretta per aver messo in luce la crisi, economica e sociale, di una città che finalmente si svela e che, forse, dovrebbe capire che si può ripartire, certo, ma solo se coinvolge tutti – anche e soprattutto i residenti della città – e se, con giudizio critico, guarda agli errori del passato, cercando di non ripeterli. I tempi futuri non permetteranno a Firenze ulteriori passi falsi.
E continuare a puntare troppo sul turismo lo è. Ora la parola chiave da cui ripartire è: riconversione.
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