È domenica. Dormire un po’ di più. Portare il cane a fare una bella passeggiata. Smaltire serenamente i postumi di una serata in allegria. Starsene a casa a leggere un libro, dedicarsi a una passione che durante la settimana inevitabilmente trascuriamo. Preparare un buon pranzo domenicale. Fare all’amore. Cogliere l’occasione di una giornata libera per andare a un museo, uno fra i tanti che il mondo, a quanto pare, ci invidia. Riscoprire la bellezza del nostro centro storico, se si riesce a dribblare tavolini e seggioline sparse in ogni dove, o trovare un punto di vista praticabile – tra un dehor e l’altro – che consenta di ammirare un palazzo storico, una chiesa, un monumento. Andare in cerca di tesori perduti in un mercatino dell’usato.
Vade retro! Che palle! Aggiornatevi!
Passi il mercatino, ma oggi deve prevedere eventi collaterali, che provochino emozioni indimenticabili. L’oro delle cantine è sì qualcosa di interessante, che incuriosisce, magari evoca ricordi sopiti o echi di racconti dei nostri nonni, ma dopo un po’… stufa. Tutto qui? Caspita, c’è da morire d’ansia, una giornata libera dev’essere vissuta al cento per cento, i minuti scorrono e non l’ho sfruttata a dovere! Ho bisogno di qualcosa di più, di un brivido che ritempri lo spirito, svuoti il portafoglio e mandi in cavalleria tutti i buoni propositi di impegno per salvare il pianeta. Del resto è domenica, è festa anche per il cervello.
Cosa mi offri Firenze? Dammi di più, noiosissima città. Aspetta che cosa c’è là? Cos’è questo vento, cos’è questo rumore? Un elicottero!
Sorvolo la città. Lì per lì mi piace. I tetti, le chiese, i palazzi. Dopo un po’ però… che noia. Il volo dura qualche decina di minuti, vedo in basso i passeggeri in attesa del decollo successivo. Ne sono previsti, credo, una decina. E una volta sceso, cos’altro farò? Ci vuole qualcosa di più, che dia un brivido ancora più forte.
Mi serve un’esperienza, anzi una experience, ancora più indimenticabile. Sarai in grado di offrirmela Firenze?
Spremiti le meningi, e spremi tutta te stessa. Violenta pure il centro, i tuoi parchi, le viscere dei tuoi palazzi. Trascura le tue periferie, vendi te stessa se necessario. Ma non azzardarti a rendere noiosa la mia prossima domenica.
Emanuele Baciocchi