LA RISERVA INDIANA DEI RESIDENTI

In copertina uno strappo dalla prima pagina de Il Sole24Ore del 19 giugno 2023

Il Sole 24 Ore si diverte. Un articolo sulla proposta di “regolare” gli affitti brevi. Anvedi aho!
Si scopre che tutto gira attorno al concetto filosofico del “minimum stay” – che in italiano è soggiorno minimo. Della vita dei residenti poco gl’importa: si sentono le categorie professionali e le istituzioni coinvolte, però il mantra è sempre quello “Sistema da normare, tutelando le specificità del Paese”.

Si vede che per il ministro, i residenti, anch’essi proprietari o locatari di case, uffici, negozi ecc., che subiscono aggravi di costi nei condomini turistificati, non sono una specificità, ma una riserva indiana per il turismo antropologico. Cenni misteriosi, nell’articolo, a un altro concetto: destinazione, si presume d’uso.

Noi di Progetto Firenze continueremo a ripetere che il problema della turistificazione delle città italiane è multidisciplinare: coinvolge tanti ambiti del diritto (pubblico, civile e amministrativo), dell’economia e dell’urbanistica, e la collettività dei soggetti istituzionali, compresi i Comuni.

Ci sono gli affitti brevi, e ci sarebbero le regole condominiali, i costi dei servizi pubblici per la cittadinanza e per l’utilizzo di una città di veri residenti. Ci sarebbe anche un modello di sviluppo che consuma tutto, territorio e città, ed espelle la diversità non turistica. Per non parlare dei fattori inquinanti ed energivori che il modello turistico si porta dietro. Si parla, invece, del “minimum stay”. Va beh, noi continueremo a lottare, e per fortuna in Italia non siamo pochi. Fai quel che devi… eccetera!