LUNGA VITA A STENTERELLO!

LUNGA VITA A STENTERELLO!

La data di nascita di Stenterello è il 1793, al teatro del Cocomero (ora Niccolini), nella commedia Fiorlinda e Ferrante scritta e interpretata dal creatore della famosa maschera fiorentina, Luigi Del Buono [1].

Stenterello, come disegnato dal suo autore, Luigi Del Buono

Stenterello però non è una maschera. O meglio non solamente. Guglielmo Amerighi, scrittore e studioso delle vicende fiorentine così lo descrisse: “No, non è una maschera, è un carattere ed è un giudizio definitivo. Come carattere si può insediare in qualsiasi realtà, anche se non scritta per lui, e colorarla, stravolgerla. Stenterello è una qualsiasi persona del suo pubblico, è quel fiorentino della sua platea che commenta e agisce col suo particolare stile negli avvenimenti grandi e piccoli. Il palcoscenico non fa che rivelare la sua filosofia, e gliela fa emergere, dandogliene coscienza”.

Il volto di Stenterello è magro, con grandi arcate sopracciliari, naso lungo e bazza pronunciata, scarpe settecentesche e calze fin sopra il ginocchio, giacca tre quarti (zimarra) con sul petto il numero 28 [2] e sul bordo la scritta Posapiano.

Stenterello è l’anima popolare fiorentina, sagace e irriverente, dissacrante nei confronti dei potenti, pronto alla battuta, timoroso a volte ma sempre dalla parte dei più deboli. Per noi di Progetto Firenze, Stenterello è il nume tutelare che ci insegna a sopravvivere alle incombenze politiche del quotidiano. E ad andare avanti, cercando di scamparla ogni volta con allegra ironia. Lunga vita a Stenterello!

 

[1] Luigi Del Buono (1751-1832) artigiano, orologiaio, attore e autore teatrale.

[2] Nella numerologia fiorentina il 28 è il numero dei “becchi”, ovvero dei traditi dalla consorte.