Firenze 5 settembre 2019
Chiunque abbia dato un’occhiata veloce alle prime pagine dei giornali locali di domenica scorsa sarà rimasto colpito dalla dimensione dei caratteri con cui uno di questi lanciava l’allarme per il crollo delle presenze di turisti inglesi causato dalla Brexit. Un crollo del 30-40% secondo i commenti di alcuni albergatori, che l’estensore dell’articolo “fotografati” in un post su facebook.
La notizia è parsa dunque degna della prima pagina, anche perché, secondo l’estensore dell’articolo, il contributo dei britannici al totale delle presenze turistiche a Firenze sarebbe del 12-13%, tanta roba. Ad aggravare la situazione ci sarebbe poi il fatto che “Il turismo europeo è tutto in calo. E temiamo che sarà pesante il numero di diminuzione delle presenze dietro il segno meno”, spiega l’articolo riportando in un virgolettato le parole dell’autore del post suddetto.
Gli operatori del settore, va detto, hanno il polso diretto della situazione. Sono loro a comunicare alla città metropolitana i numeri di pernottamenti su cui si basano le statistiche ufficiali sulle presenze turistiche.
Statistiche basate sui pernottamenti, che, come non ci stancheremo mai di ripetere, colgono solo una parte delle presenze di turisti in città, circa la metà.
Oltre a non contare quanti vanno e vengono in giornata (i cosiddetti escursionisti), a tutt’oggi non includono i tanti turisti che usufruiscono di locazioni brevi nei tantissimi appartamenti ormai dedicati esclusivamente a questo scopo. L’obbligo per gli “host” (i gestori delle locazioni brevi) di comunicare numero di ospiti e pernottamenti a Firenze è scattato solo a maggio 2019. Per il poco che se ne riesce a sapere, il sistema non è ancora a pieno regime, quantomeno non ha ancora prodotto risultati di rilievo nelle statistiche ufficiali, pochè in queste il numero delle strutture censite risulta di poco superiore a quello dello scorso anno (3791 nel 2018 e 3951 nel 2019).
Girando per la città si ha però una sensazione diversa. I turisti sono ovunque e sono tanti. Il rumore dei trolley risuona in ogni angolo della città, mentre ovunque si parano alla vista bancarelle e negozi ricolmi di fiammanti valigie a rotelle ormai divenute oggetti cult come le cover dei telefonini.
Come stanno le cose dunque, che dicono le statistiche ufficiali della Città Metropolitana?
Sulla pagina ufficiale dedicata alle statistiche del turismo ci sono i numeri del primo semestre 2019 e di tutti gli anni precedenti (li trovate qui). Chiunque li può scaricare e verificare di persona. Noi lo abbiamo fatto a riportiamo qui di seguito i risultati anche in forma grafica, che abbiamo ottenuto facendo qualche semplice calcolo.
Il confronto dei numeri relativi al primo semestre di quest’anno con lo stesso periodo del 2018 mostra un deciso aumento di presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E questo sia nel comune di Firenze (+1,8% nel settore alberghiero, + 6,9% nell’extra-alberghiero per un totale di + 3,2%), sia nella Città Metropolitana (+3,5% nel settore alberghiero, + 8,8% nell’extra-alberghiero per un totale di + 5,2%).
Analizzando poi le presenze per provenienza si apprezzano dettagli interessanti. Oltre a scoprire che il contributo dei britannici al totale delle presenze turistiche straniere nel 2018 è stato di gran lunga inferiore al 12-13% riportato dall’allarmato cronista locale (6,5% A Firenze, 6,3% nella Città Metropolitana), si apprende poi che a contribuire a quel +5,2% di presenze totali registrato nella Città Metropolitana, sono stati sia gli italiani (+7,6%), sia gli stranieri (+4,1%), registrati in aumento sia nel settore alberghiero, sia in quello extra-alberghiero.
La diminuzione dei britannici, già percepibile nel primo semestre 2019 (-5,2% in totale), si è riscontrata soprattutto negli alberghi (-15,6%), mentre il comparto extra-alberghiero li ha visti in aumento (+13,8%). Simili cali hanno interessato anche gli arrivi da vari altri Paesi europei – come Francia, Germania, Austria, Svizzera – ma è evidentemente stata compensata dall’aumento di turisti in arrivo da altre nazioni (europee e non) e dalle varie regioni italiane.
Stando ai numeri delle statistiche ufficiali quindi, il trend verso la forsennata crescita di presenze turistiche è proseguito anche nel primo semestre 2019, nonostante i lamenti degli operatori di settore per il maltempo di maggio, a conferma della percezione che i residenti hanno avuto girando per la città in primavera.
A fine anno ci confronteremo con le statistiche relative all’intero 2019. Per ora vi lasciamo con alcune immagini scattate in agosto nel centro di Firenze, che non lasciano presagire un ritorno verso numeri di presenze turistiche sostenibili per la città.