Leonardo di mestiere fa il pizzicagnolo. La sua bottega è in via della Spada nel cuore del centro storico di Firenze. Una bottega di tradizione ereditata dalla famiglia. Leonardo possiede quella giusta dose di passione e sguardo disincantato per farci capire senza troppi fronzoli i danni del turismo globale; ci racconta del suo lavoro tra le mille difficoltà della città in svendita. Si è sempre rifiutato di dar seguito alle richieste di organizzare gli “assaggini” per i turisti (le experiences eno-gastronomiche) per non disturbare la sua affezionata clientela. Con il suo parlar schietto ci spiega:
“I turisti? E si son bell’e che riempiti la pancia con le foto…”
Ha visto morire i negozi di prossimità del centro e ci racconta com’è andata. La sua è una narrazione affascinante e realista della Firenze che ha perso la sua identità per strada, mettendo a rischio il destino di molti esercizi. Leonardo non vuole tornare al passato, alla città di Odoardo Spadaro, ma vuole collaborare a dar vita a una Firenze nuova e sostenibile. Una Firenze per tutti. Italo Calvino scrisse: “Ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone”. Leonardo insieme a Progetto Firenze si oppone alla mercificazione del fascino di Firenze, il suo unico e irripetibile patrimonio, oggi a rischio di andar perduto per sempre. Buona visione!
Se avete anche voi una storia da raccontare scriveteci.