Veduta del carcere di Sollicciano. in basso delimitati da mura in cemento armato le aree per il passeggio durante l'ora d'aria.

SOLLICCIANO: DETENUTA INCINTA. LA SESSUALITA’ NEGATA IN CARCERE.

SOLLICCIANO: DETENUTA INCINTA. LA SESSUALITA’ NEGATA IN CARCERE.

Firenze, 19 luglio 2018

E’ notizia di oggi che una detenuta sia rimasta incinta nel carcere di Sollicciano.

Una notizia che potrebbe essere anche bella, invece si registrano solo condanne e recriminazioni. Il punto centrale è però un altro: quello che è accaduto a Sollicciano ci porta a riflettere sulla dimensione affettiva delle persone, di cui la sessualità fa parte. Invece, alle persone ristrette in carcere affettività e sessualità sono negate. Negare il diritto fondamentale all’affettività produce situazioni di clandestinità e ulteriore crudele emarginazione.
Tra le proposte emerse dal lavoro di anni per la riforma penitenziaria ormai affossata, c’era anche il riconoscimento di questo diritto. Il diritto a una dimensione privata e personale all’interno di un’istituzione totale, come raccomandato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che considera la sessualità fondamentale per la salute e quindi un diritto inalienabile. Perciò, bando allo scandalo, e rimbocchiamoci le mani per riportare l’umanità anche in carcere tutelando quello che a tutti gli effetti è un diritto fondamentale della persona.

Massimo Lensi – Associazione Progetto Firenze.