Firenze, 16 marzo 2021
Dichiarazione di Massimo Lensi, Associazione Progetto Firenze:
“La neo-ministra della giustizia, Marta Cartabia, nei giorni scorsi si è recata al Dap per sollecitare l’avvio della campagna di vaccinazioni per tutta la popolazione carceraria. In seguito, il capo del Dap, Bernardo Petralia, ha però chiarito che la competenza in materia sanitaria appartiene alle Regioni e non all’amministrazione penitenziaria.
A pensar male si potrebbe dire che la vicenda inizia ad avere un vago sapore di scaricabarile. Non siamo, a oggi, a conoscenza di cosa abbia deciso la Regione Toscana in merito: tempi, regole, quantità di vaccini a disposizione. Sappiamo poco della campagna vaccinale in generale, figurarsi per quella in carcere. Possiamo solo dire che al pari delle strutture sanitarie, scolastiche e conventuali, anche gli istituti penitenziari, poiché istituzioni chiuse, non devono finire in secondo piano. L’attesa tra le persone detenute è molto alta. Non scordiamoci, infatti, che il virus in carcere entra facilmente; lo dimostra ampiamente l’ultimo caso di focolaio attivo nell’istituto di Volterra.
Apprezziamo, quindi, la Risoluzione presentata a Palazzo Vecchio dal gruppo Sinistra Progetto Comune con cui si sollecita la Regione Toscana a far conoscere alla collettività anche quella parte del piano vaccinale regionale che riguarda le persone detenute, a cominciare da quelle fragili e super-fragili; nella fattispecie del documento presentato al consiglio comunale di Firenze, negli istituti presenti sul territorio fiorentino: Sollicciano, Gozzini e Meucci.”
